“Ormai è tardi” “Non ce la posso fare” “Sono fatto così” “Sono sfortunato”
Quante volte vi è capitato di dire o sentire frasi del genere? Bene, queste sono solo un piccolo esempio di una ricca “miniera” di pensieri che creano le cosiddette “CREDENZE LIMITANTI”.
Esse sono il frutto di pensieri distorti e irrazionali, di convinzioni radicate nella nostra mente da così tanto tempo da riuscire a prendere il controllo della nostra obiettività al punto di mostrarci e farci vivere una realtà del tutto soggettiva.
Le credenze limitanti sono in grado di trasformare i nostri pensieri in emozioni e conseguentemente in azioni. “Sentiamo” ciò che pensiamo e adattiamo le nostre aspettative, il nostro comportamento e il conseguimento dei nostri obiettivi a questo “sentire”.

Una convinzione si forma attraverso un processo cognitivo, che nasce da un fatto o da un dato, crea un pensiero e determina un’azione. È importante però rendersi conto che le convinzioni non corrispondono sempre ad una realtà oggettiva, ma sono interpretazioni soggettive che diamo agli eventi, alle parole, e che spesso, inconsciamente, riconduciamo ad altri fatti e dati della realtà che confermano la nostra convinzione.
Questa regola, chiaramente è valida anche al contrario, ovvero in presenza di CREDENZE POTENZIANTI; per questo motivo è utile prendere coscienza delle nostre convinzioni negative e cercare di trasformarle in positive e fortificanti. In questo modo potremo accedere al nostro potenziale interiore più ampio e trasformare gli ostacoli in opportunità.
Le credenze e le convinzioni limitanti che affollano la nostra mente rischiano di bloccarci nel nostro percorso di vita, creando ostacoli al raggiungimento degli obiettivi e alimentando in noi sentimenti negativi quali tristezza, frustrazione, dolore, rabbia.. che a loro volta si ripercuotono in maniera negativa sul nostro benessere psico-fisico, creando un circolo vizioso dal quale, a volte, veniamo risucchiati senza nemmeno rendercene conto. Paure e blocchi si innalzano davanti a noi in ogni occasione, i nostri comportamenti errati vengono rafforzati dagli eventi che naturalmente si ripetono in senso negativo e la nostra mente non fa altro che alimentare l’intricato labirinto in cui siamo entrati.
Trasformare e riprogrammare le credenze limitanti in potenzianti può essere un compito più o meno difficile a seconda di quanto esse sono radicate nella nostra mente, quanto corrispondono a realtà vera e quanto siamo disposti a modificare la nostra realtà con un’altra.
Innanzi tutto è necessario prendere atto e riconoscere queste convinzioni, successivamente occorre metterle in dubbio, ipotizzare nuove alternative e trasformarle in pensieri e convinzioni positive.
Spesso, quando ci viene suggerito di cambiare la forma dei nostri pensieri o di scrivere e pronunciare frasi positive e potenzianti quotidianamente, la risposta immediata è un’espressione incredula, alle volte si riscontra una vera e propria difficoltà anche solo a farlo come esercizio, perché il retro pensiero è che si tratti di frasi in cui non si crede, che non si “sentono” e quindi si ha la sensazione di prendersi in giro. Ciò di cui non ci si rende conto, invece, è, che in realtà, anche le convinzioni limitanti a cui siamo tanto “attaccati” non sono altro che il frutto di frasi e pensieri che ci siamo, o ci hanno ripetuto più e più volte nell’arco degli anni, fino a farli coincidere con la nostra realtà, con ciò che siamo, o meglio, che crediamo di essere.
Esistono diversi metodi e tecniche per concentrarsi e lavorare in maniera costruttiva sulle nostre credenze, tra questi, o insieme a questi, possiamo farci accompagnare anche dalla cromopuntura, che ci permette, grazie alle informazioni veicolate dal colore, di sciogliere i blocchi, superare le paure, regolare le emozioni, “derubricare” i ricordi e gli eventi traumatici, riprogrammare in modo positivo pensieri e convinzioni, ristabilendo il giusto contatto con la realtà e permettendoci di riavviare il nostro programma individuale di vita.